I tuoi clienti ti trovano facilmente su internet? Hai mai provato a digitare su Google, oppure su TomTom il nome della tua azienda? Hai visto cosa il motore di ricerca ti propone? Pensa al tipo di informazione che avresti chiesto tu, ma soprattutto, come devi fare, per sfruttare tutto quello che riesci a trovare a disposizione sul web?
Dunque, in sintesi, per una attività di business – negozio, ristorante, farmacia, etc. – essere trovati sul web significa agire su due fronti:
– A. definire per bene quali sono le informazioni di base che la persona, in media, cerca quando vuole la risposta al classico “dove si trova”
– B. pubblicare quelle informazioni necessarie affinché, messe a disposizione di tutti sul web, anche dei motori di ricerca o, meglio ancora, le mappe digitali, possano formulare risposte in linea con quanto definito.
Andiamo sul primo punto, cosa serve a noi utenti quando su una mappa digitale o su un motore di ricerca local cerchiamo una sede di una azienda? Il preciso indirizzo, ovvio, i contatti (telefono, email, sito ma anche i social, whatsapp), gli orari di apertura. Ma ci sono altre informazioni importanti, se devo recarmi in quella sede: esiste un parcheggio, è custodito, oppure è facile parcheggiare. Ci sono zone ZTL da attraversare per reaggiungerlo. Un negozio di abbigliamento, un ristorante, accetta il pagamento con carte di credito, specie se si tratta di American Express? E se si tratta di un laboratorio artigianale, hanno il POS per pagare?
Ovviamente se corredo queste informazioni con foto dell’esterno, delle vetrine, del parcheggio, del tavolo con vista mare, rendo ancora più interessante la lettura. Faccio comprendere che sto descrivendo la mia location con il massimo dell’attenzione verso l’utente che legge online.
Tutte questi contenuti – o informazioni – sono stati definiti e certificati nella loro conformazione minima per descrivere una “local Business” da schema.org – cioè a dire il principale sistema di markup in grado di generare su di un sito dei dati strutturati. Quindi informazioni facilmente leggibili ed interpretabili dal motore di ricerca. Utilizzando questo strumento, dietro il quale operano in sinergia Google, Microsoft, Yahoo e Yandex, le aziende possono avere dei vantaggi in termini di posizionamento e non solo.
Carissima azienda se vuoi essere rintracciata sul web durante la fase di ricerca “Dove si trova“, devi rispettare questo minimo sistema di definizione delle informazioni standard di base.
Andiamo adesso al secondo punto: dove andare a pubblicare queste informazioni? La regola base e che non è sufficiente inserirle in quella che viene definita la tua casa online, il sito web per intenderci. Non è sufficiente perchè noi stessi, quando ci vestiamo da utenti, consumatori, e cerchiamo info geografiche, la prima cosa che facciamo è definire il nostro canale di riferimento. Se abbiamo in mano lo smartphone – cosa possibilissima – utilizziamo le sue mappe (ricordate bene questo punto perchè ne riparleremo). Quindi è sulla mappa che deve essere posizionata la mia informazione “local” aziendale. Sulla mappa deve essere vista la mia sede, cosi posso chiedere che strada fare per raggiungerla, dal punto in cui mi trovo in quel momento. Dve essere chiaro,però, a me lettore, se è aperta in quel momento e se c’è un parcheggio per i clienti, cosi non mi rendo complicata la vita. Quindi anche questo genere di infromazioni sono essenziali. Devono essere tutte presenti sulla mappa, presenti nel momento in cui le cerco. Se tra queste informazioni, si trovano anche contenuti visuali, foto, video, meglio ancora. Magari sono questi contenuti che mi convincono a raggingere la sede.
Adesso ricordate quando ho detto che dallo smartphone cerco le mappe in esso contenute? Intendevo dire che il mondo Apple, ad esempio, ha delle sue mappe che non quelle di Google. Ahh le Apple Maps. Chiaro che insieme alla mappa di Google, occorre necessariamente considerare anche quelle della Apple per completare la presenza nella “local search”. E se cerco sul Tom Tom che ho in auto che succede? Facile, succede che se non hai pubblicato le informazioni “locali” anche sulle mappa TomTom non sarai visto.
A maggio 2014 è stato pubblicato su Think With Google uno studio da titolo “Understanding Consumers’ Local Search Behavior”, in cui vengono approfondite le tematiche collegate alla local search e al comportamento degli utenti che effettuano ricerche locali sui motori. Soprattutto ci sembra interessante riprendere quanto scoperto da Google in due aspetti.
I consumatori cercano vari tipi di informazioni locali:
– con lo smartphone cercano: 54% orari di apertura dei negozi/uffici; 53% indicazioni stradali per trovare uno negozio in zona; 50% l’indirizzo di un negozio;
– con il computer o il tablet cercano: 45% disponibilità dei prodotti in un negozio locale, 42% orari di apertura dei negozi/uffici, 38% l’indirizzo di un negozio.
Le ricerche locali vengono effettuate in vari posti differenti:
– A casa: 53% da smartphone e 76% da computer/tablet;
– In viaggio (macchina, autobus, …): 51% da smartphone e 16% da computer/tablet;
– In negozio: 41% da smartphone e 15% da computer/tablet;
– Al lavoro: 33% da smartphone e 24% da computer/tablet;
– Al bar o ristorante: 33% da smartphone e 12% da computer/tablet;
– In hotel: 25% da smartphone e 18% da computer/tablet;
– In aeroporto: 20% da smartphone e 11% da computer/tablet.
Soprattutto quando si è in viaggio (56%) o in un negozio (51%), la maggior parte delle ricerche ha un intento locale.
Noi abbiamo messo a punto una strategia in cui la soluzione al problema è nella erogazione del servizio denominato MEO (Maps Engine Optimization) in cui andiamo a registrare i contenuti “geografici” dell’azienda/negozio/laboratorio nelle seguenti mappe:
– Google Maps
– TomTom
– Apple Maps
ed in due portali a spiccate caratteristiche local business:
– Yelp
– Guidasicilia (solo per le aziende che hanno una sede in Sicilia).
In questo modo garantiamo una esperienza positiva nell’utente che cerca sul web, soprattutto in mobile, la tua – vostra – attività commerciale.